Latticini con pochi grassi? Ecco le risposte

Martina B.
Content Editor 100GRAMMI

Latticini con pochi grassi? Ecco le risposte

Tempo di lettura: 3 minuti

Il formaggio è o non è uno degli alimenti più amati in Italia? Senza dubbio questo è uno degli ingredienti cardine della gastronomia del nostro Paese: pizza, toast, spuntini, panini, tramezzini e così via, gli italiani consumano una media di 20kg all’anno collocandosi al quarto posto nel mondo per consumi pro capite. 

Ma quanto fa ingrassare il formaggio? 

Tante volte questo alimento viene limitato da molti nutrizionisti visto l’elevato apporto calorico dettato dalla grande presenza di grassi di origine animale. 

Senza dubbio a livello macro nutrizionale vi è una sostanziale differenza tra formaggi freschi e stagionati: quelli stagionati infatti essendo poveri di acqua, presentano una concentrazione di sostanze nutritive nettamente superiore rispetto a quelli freschi, anche in termini di colesterolo. 

Si può fare una distinzione tra i vari tipi di formaggi in commercio:

  • grassi, dove l’apporto lipidico supera il 40%
  • semigrassi, i lipidi sono compresi tra il 20 ed il 40%
  • magri dove invece i grassi sono inferiori del 20% 

Latte e latticini: quanti ne possiamo consumare? | Fondazione Umberto  Veronesi

Quante volte a settimana è consigliato consumare il formaggio?

A differenza di altri alimenti, confrontare l’apporto calorico dei diversi formaggi a parità di peso è sbagliato in quanto le percentuali di acqua presenti sono completamente diverse come per esempio i formaggi freschi, spalmabili o molli contengono molta più acqua rispetto a quelli stagionati, detti anche duri. 

L’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) consiglia di assumere formaggio non più di 3 o 4 volte a settimana, sostituendolo ad una porzione di carne, pesce o uova. Un’ulteriore distinzione fatta è quella della porzione di formaggio da mangiare: nel caso dei formaggi freschi e quindi più leggeri e ricchi d’acqua la porzione consigliata è di 100g, al contrario invece, per i formaggi più stagionati invece si parla di 50g.

Qualora il soggetto presenti problemi di colesterolo in eccesso, allora i formaggi consigliati sono quelli il cui apporto è ridotto: ricotta, fiocchi di latte, feta e crescenza. Sempre in questi casi, il consiglio è di assumere insieme al formaggio anche degli alimenti che facilitano il mantenimento equilibrato dei livelli di colesterolo nel sangue come per esempio la crusca d’avena, le noci, i fagioli, mele e pere.

In conclusione, i formaggi sono degli alimenti discreti dal punto di vista salutistico, l’importante, come nella maggior parte dei casi, non assumerne eccessivamente. 

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